Bianchi
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I tartufi bianchi hanno un corpo fruttifero glabro, liscio, di colore giallo-paglierino o bruno, grosso quanto una noce o una patata e con polpa compatta. La specie più pregiata è il Tube magnatum Pico.
Meno pregiato é il Tuber borchii detto anche bianchetto o marzuolo.
Il borchii, dal profumo agliaceo intenso e penetrante, tagliato a lamelle con un apposito strumento, si usa crudo per condire pastasciutte, risotti, carni, uova, patate, fondute di formaggio.
Cotto, fa piatto a sé nella parmigiana di tuber, un vero e proprio patrimonio in tegame, data la rarità e l'alto costo di questo alimento.
Tuber Borchii
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Etimologia: Dal latino borchii = di De Borch, studioso che lo descrisse per la prima volta. Sinonimi: Tuber albidum Pico Nomi volgari: Bianchetto - Tartufo di pineta - Marzuolo
Carpoforo: Di grandezza variabile, 1-5(10) cm in diametro, ipogeo, globoso o subgloboso, senza orifizi o cavità.
Gleba: Si presenta marmorizzata da vene biancastre e bianco-rossicce su fondo bruno-violaceo o bruno-rossastro.
Peridio: Sottile (250-500 μm di spessore), liscio, pruinoso, biancastro, giallo-marrone chiaro, oppure giallo-rossastro, struttura pseudoparenchimatica con cellule tondeggianti.
Spore: 18-37 x 18-30 μm, ellissoidali o subglobose, giallo-brune in massa, finemente alveolate-reticolate, ornamentazioni lunghe 2-7 μm, maglie del reticolo ampie 3-9 μm.
Aschi: normalmente con 1-4 spore, globosi, 63-106 x 42-90 μm, brevemente peduncolati. Cistidi: presenti all'esterno del peridio, 39-80 x 3-6 μm. Caratteri: caratteristico odore intenso gradevole fungino ed agliaceo. Discreto commestibile Habitat: cresce nei terreni leggeri e sabbiosi, in inverno (gennaio-marzo), sotto conifere e latifoglie (Quercus, Corylus, Ostrya, Carpinus, Tilia, Populus, Salix).
Specie simili: Il T. borchii può essere confuso con:
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