
L'AMSCIL chiede chiarezza alla Regione Basilicata sulla tassa per i tartufai
L'Associazione ha inviato una lettera formale alla Regione Basilicata per richiedere la risoluzione di una grave problematica che sta colpendo i tartufai lucani.
L'associazione ha evidenziato che a diversi tesserati, in procinto di rinnovare il proprio tesserino per la ricerca e la raccolta dei tartufi, è stato richiesto un secondo versamento della tassa di concessione regionale, nonostante avessero già pagato regolarmente la tassa annuale entro la scadenza del 31 gennaio.
Secondo l'AMSCIL, questa pratica è in contrasto con le norme vigenti, in particolare con la Legge regionale n. 35/95, che stabilisce l'obbligo di un versamento annuale. L'associazione sottolinea che la validità del tesserino, che è quinquennale, non è in alcun modo collegata al pagamento della tassa annuale in modo da rendere necessario un doppio versamento nello stesso anno solare. Il pagamento effettuato entro il 31 gennaio dovrebbe essere considerato valido per l'intero anno, a prescindere dalla data di rinnovo del tesserino.
Per risolvere la questione, l'associazione ha formalmente richiesto agli uffici competenti della Regione:
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Una risoluzione giuridica ufficiale che confermi la validità di un singolo versamento annuale per l'intero anno solare.
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L'immediata cessazione della richiesta di un ulteriore pagamento per il rinnovo del tesserino.
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La restituzione delle somme versate impropriamente dai tartufai attraverso una procedura snella e semplice.
L'AMSCIL confida in un rapido riscontro per risolvere una situazione che genera confusione e un onere economico ingiustificato per gli operatori del settore.
puoi leggere la lettera cliccando quì