Si, avete capito bene, non è un errore di scrittura: quella inviata al Sindaco di Filiano, Dr. Francesco Santoro, è stata proprio una lettera "Morta".

Per coloro che non conoscono l'antefatto, riassumiamo in breve:

  1. Qualche giorno prima delle elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale e la contestuale elezione del Sindaco di Filiano, svoltesi il 31 maggio 2015, il candidato sindaco Dr. Francesco Santoro, della lista civica Democrazia Partecipata, intese convocare le Associazioni presenti sul territorio di quel Comune al fine (questo l'intento dichiarato) di conoscere le difficoltà che le affliggevano e per poter programmare, con cognizione di causa,di risolverle nella maniera migliore possibile nella futura legislatura, sia nel ruolo di maggioranza che in quello di minoranza. Emerse chiaramente, in quell'occasione, che il problema preminente che impediva una vita associativa incisiva e funzionale fosse, a fattor comune, la mancanza di una sede fisica nella quale poter svolgere le proprie riunioni e programmare le proprie attività statutarie anche  a beneficio di tutta la comunità locale;
  2. Il 26 giugno 2015, essendo stato, il Dr. F. Santoro, eletto Sindaco di Filiano, presentammo allo stesso una domanda intesa ad ottenere una sede sociale, anche in condivisione con le altre associazioni (per leggere l'istanza clicca qui);
  3. Il 14 luglio 2015, il neo eletto Sindaco, in contrasto con la volontà espressa nella riunione pre elettorale, dette alla nostra istanza una risposta negativa. Addusse, come giustificazione al non poter procedere all'assegnazione della sede richiesta, l'esistenza di una disposizione del Regolamento Comunale che s'impegnò, però, a modificare affinchè non costituisse più un ostacolo (per leggere la risposta clicca qui);
  4. il 15 giugno 2016 inviammo il 1° sollecito a definire la questione (pear leggere il sollecito clicca qui); 
  5. il 28 giugno 2016 fummo invitati alla riunione con i componenti della Consulta Comunale delle Associazioni (di cui ci onoriamo di fare ancora parte) per pianificare l'estate turistica; alla fine della seduta, il Dr. Santoro promise, nel suo Ufficio di Sindaco, al nostro Presidente al Vice Presidente, oltre al socio ASCIL che aveva partecipato alla riunione, Sig. Antonino Lucia, che avrebbe rapidamente operato e, dopo un sopralluogo al Palazzo Corbo, avrebbe preso una decisione;
  6. il 15 luglio 2016 inviammo un 2° sollecito (per leggerlo clicca qui);
  7. il 16 settembre 2016, dopo ulteriori 2 mesi di silenzio, presentammo il 3° ed ultimo sollecito (per leggerlo clicca qui) e pubblicammo, su queste pagine e sulla nostra pagina facebook, una "Lettera Aperta" che, di fatto, è rimasta "Lettera Morta" (per leggerne il testo clicca qui).

A questo punto non ci resta altro da fare se non prendere atto, con amarezza, di quanto accaduto (o forse sarebbe meglio dire di ciò che non è accaduto), rinunciare al sogno di far vivere il Palazzo Corbo anche con le attività formative dell’ASCIL e rimboccarci le maniche per continuare il nostro percorso culturale a beneficio della società lucana, continuando sempre a confidare nella proficua collaborazione con la Regione Basilicata (Ufficio Economia, Servizi e Valorizzazione del Territorio Rurale).

Siamo convinti che il fermento culturale che l'ASCIL non smetterà di elargire con passione e professionalità, potrà servire a rendere il popolo lucano sempre più cosciente della ricchezza idnologica dei propri territori boschivi, meno soggetto alle frodi commerciali e più consapevole, da un lato, della possibilità di realizzare tartufaie coltivate e, dall’altro, della necessità di salvaguardare il suo patrimonio boschivo e tutti i “frutti” da esso prodotti con l’aiuto degli specifici Organi di controllo.

Al Sindaco ed all' Ammistrazione Comunale di Filiano auguriamo, comunque, di svolgere al meglio e nell'interesse di tutta la comunità il proprio lavoro.

Il Direttivo ASCIL

 

Prof. Gian Luigi Rana (Presidente)

Dr. Antonio Pagano (Vice Presidente)

Rag. Antonio Pace (Segretario)